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  • Intervento di picchettaggio

La Langer Heinrich è stata costruita in un epoca (1915) in cui le strutture in acciaio erano calcolate in modo sovradimensionato; questo fatto ha permesso al pontone di mantenere la propria solidità e di conseguenza l’operatività originaria nonostante la cattiva manutenzione.

L’uso, infatti, di vernici non idonee ha facilitato l’aggressione degli agenti atmosferici, che in certi punti hanno corroso l’acciaio rendendone necessaria la sostituzione, come già descritto nei paragrafi precedenti.
La situazione di degrado nella manutenzione era tale che o si abbandonava l’impresa del recupero della Langer Heinrich o si procedeva a una operazione di ripristino delle superfici per permettere l’applicazione di vernici idonee alla salvaguardia della struttura.
Una volta deciso il recupero si è dovuto affrontare il problema di come effettuare l’asportazione della ruggine e delle vecchie vernici.
La soluzione più comoda e meno costosa sarebbe stata quella della sabbiatura, ma per motivi ecologici (la dispersione della sabbia e delle vernici nell’aria, con la successiva ricaduta in acqua) questo procedimento è stato vietato. Si è, quindi, proceduto all’unica alternativa possibile, ossia al picchettaggio manuale con attrezzi ad aria compressa. Lavoro faticoso e dispendioso che ha reso necessario l’impiego di 20 persone per oltre un anno.
Il passo successivo è stato il trattamento con vernici speciali che garantiscono un lungo periodo di protezione. Anche in questo caso, però, non si è potuto utilizzare lo spruzzo ad aria compressa, ma si è dovuto effettuare l’applicazione delle tre mani di vernice, con rullo e pennello, operazione lunga e gravosa.
La scelta del tipo di vernice e del colore della stessa è stata effettuata con la supervisione della Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico Etnoantropologico della Liguria, che ha vigilato affinché i colori utilizzati fossero quelli originali della Marina Imperiale Tedesca.