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La LH solleva un generatore da 230 t
A ponte Idroscalo nell’area del terminal Rinfuse la Langer Heinrich ha effettuato una complessa operazione di sollevamento per conto di Ansaldo Energia, con destinazione Medioriente, alla presenza di giornalisti, fotografi, manager delle società coinvolte nel lavoro, Ansaldo, So.Ge.I., Errebisped.
La Langer Heinrich ha, infatti, sollevato un generatore da 230 t, destinato alla costruzione di una centrale termoelettrica, per collocarlo, nella stiva della M/n GB EUROPE che durante la manovra si è accostata al ponte di coperta della gru.
Alla complessa manovra hanno contribuito con professionalità i lavoratori della Compagnia Unica Merci Varie del Porto di Genova. Si può concludere che la Langer Heinrich, oltre ad essere un esempio di archeologia industriale di meccanica navale è un poderoso mezzo di lavoro che ha mantenuto intatte le sue capacità operative, datate 1915.
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La LH rimuove la prua e lo scafo del relitto "Maxime"
L’Autorità portuale della Spezia ha affidato alla Langer Heinrich il difficile compito di rimuovere il relitto del Maxime che dal 2003 giace semisommerso nella baia di Cadimare.Il recupero del Maxime è avvenuto in due fasi.
Il 19 giugno 2009 alla presenza degli abitanti della borgata, di numerose autorità, della stampa e delle televisioni, la Langer Heinrich ha rimosso la prua del Maxime di 15 metri con un peso di oltre 100 t.
Il secondo step, dall'8 luglio al 5 agosto 2009, è consistito nel portare in galleggiamneto il restante e imponente pezzo dello scafo, lungo circa 40 metri che è stato successivamente trasferito in Arsenale.
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Intervento 3/41990-2010
LE PRINCIPALI ATTIVITÀ DELLA LH NEL PERIODO 1990-2010In questo periodo l’attività della Langer Heinrich è particolarmente intensa.
Di seguito si elencano i principali lavori effettuati.
Nel Porto di Genova:
per i più importanti Terminal e agenzie marittime ha effettuato imbarchi di grosse strutture in acciaio e imbarcazioni a bordo di navi;
per cantieri navali di costruzione e riparazione ha sbarcato e imbarcato motori di propulsione di navi e strutture in acciaio di rilevanti dimensioni, sollevato piccole navi e mezzi da lavoro per eseguire delle riparazioni e in alcuni casi la demolizione;
per la Porto Petroli S.p.A. nella rada di Multedo è stata impiegata per lo smontaggio e rimontaggio del braccio dell’isola galleggiante;
per la Monfer S.p.A., presso la banchina dei Silos di Santa Limbania, ha smontato le Torri di sbarco delle granaglie e, successivamente le ha trasportate nel porto di Savona dove sono state riposizionate presso i Silos di detta società.
Nel porto di La Spezia:
presso i pontili Enel è stata impiegata per la demolizione di grosse Gru a cavalletto “Demag”;
per l’Autorità Portuale, presso il Terminal Ravano, ha recuperato due grossi corpi morti del peso di t 180;
per l’Autorità Portuale, presso il Terminal Malaspina, ha recuperato un rimorchiatore affondato “Alberto Comitardi”, del peso di t 170;
per la Nuova Malco S.r.l., presso l’Arsenale Militare, è stato sollevato e sistemato in banchina il traghetto “Cormorano” del peso di t 80.
A Sarroch in Sardegna
Per la Cogit S.p.A. ha caricato nel porto di La Spezia la struttura di una bricola composta da grossi tubi della lunghezza di m 40 e li ha trasportati a Sarroch, presso la raffineria Saras, dove sempre con l’impiego della Gru alla quale era stato applicato un battipalo si è proceduto all’operazione di montaggio. -
Intervento 4/41918-1985
LE PRINCIPALI ATTIVITÀ DELLA LH NEL PERIODO 1918-1985Appena varata la Langer Heinrich diventa operativa e nei primi mesi del 1916 partecipa a svariati lavori marittimi, sia nella costruzione, sia nella demolizione di navi.
Alla fine della prima guerra mondiale nel porto di Wilhelmshaven partecipa al disarmo delle navi che saranno internate dagli inglesi, come l’incrociatore “Hindenburg”.
Nel periodo tra le due guerre, partecipa attivamente alla ricostruzione della flotta tedesca. E’ documentata la sua attività per il montaggio di navi che saranno protagoniste della guerra sul mare durante il secondo conflitto mondiale, come le corazzate “Tirpizt” e “Admiral Graf Spee”.
Durante la seconda guerra mondiale viene utilizzata per il recupero delle navi affondate.Alla fine della guerra viene acquisita dagli americani che la consegnano in dotazione alla propria marina militare che la utilizza per lo sgombero dei detriti, per il recupero dei relitti nel porto di Bremerhaven, per il ripristino di un ponte ferroviario sul Weser, a Brema, durante questa operazione solleva e ricolloca campate in traliccio di acciaio di 200 tonnellate.
Nel 1985 è acquisita da un armatore italiano e trasportata in Sardegna svolge la sua attività sollevando e collocando a bordo delle grosse navi “rinfusiere” cariche di carbone le attrezzature necessarie al trasferimento su piccole navi parte del carico di carbone, destinato alle centrali Enel, dislocate lungo la costa italiana.